Verso una semplificazione della rendicontazione di sostenibilità
L’European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG) ha recentemente avviato una consultazione pubblica mirata alla revisione del Set 1 degli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), concentrandosi sui requisiti generali della rendicontazione di sostenibilità. Questa iniziativa si inserisce nel contesto delle proposte “Omnibus” della Commissione Europea, che mirano a semplificare e rendere più efficaci gli obblighi di rendicontazione per le imprese.
Obiettivi della Consultazione
La consultazione, aperta fino al 6 maggio 2025, si propone di raccogliere feedback da una vasta gamma di stakeholder, inclusi preparatori, revisori, utenti e altri soggetti interessati. L’obiettivo principale è identificare le aree in cui è possibile semplificare gli standard ESRS, migliorare la chiarezza delle disposizioni e garantire una maggiore coerenza con altre normative europee.
Temi Chiave della Consultazione
La revisione del Set 1 degli ESRS rappresenta un’opportunità cruciale per affinare la qualità e l’efficienza delle informazioni sulla sostenibilità riportate dalle imprese. EFRAG, attraverso la consultazione pubblica, intende affrontare diverse criticità evidenziate durante i primi mesi di implementazione degli standard. I temi principali su cui si concentra il processo consultivo sono:
- Semplificazione dei Dati Obbligatori
Uno degli obiettivi centrali è ridurre il carico informativo eccessivo che grava soprattutto sulle PMI e sulle aziende di medie dimensioni. Verranno individuati e valutati i requisiti di disclosure che, pur essendo formalmente obbligatori, si sono dimostrati di scarsa rilevanza pratica o difficili da implementare. L’obiettivo è favorire una rendicontazione sostenibile proporzionata, che mantenga l’efficacia informativa ma senza appesantire i processi aziendali. - Chiarezza e Precisione delle Disposizioni
Diverse aziende e operatori del settore hanno riscontrato ambiguità interpretative e difficoltà applicative in numerosi punti degli standard. La consultazione punta quindi a raccogliere segnalazioni su formulazioni poco chiare, incoerenze interne o duplicazioni, con l’intento di apportare miglioramenti redazionali che rendano gli ESRS più leggibili e operativi. - Allineamento Normativo e Coerenza Sistematica
Un aspetto particolarmente importante riguarda l’integrazione e l’armonizzazione degli ESRS con altre normative europee già in vigore, come il regolamento SFDR (Sustainable Finance Disclosure Regulation), la tassonomia UE e la direttiva CSRD. L’obiettivo è evitare ridondanze e assicurare che i requisiti informativi siano coerenti lungo l’intera catena di compliance sostenibile. - Rafforzamento della Logica di Materialità
Il principio di materialità è al centro della nuova rendicontazione di sostenibilità. Tuttavia, la sua applicazione pratica ha generato incertezze. La consultazione mira a raccogliere feedback su come rendere le disposizioni sulla materialità più efficaci, consentendo alle imprese di focalizzarsi sulle informazioni realmente rilevanti per gli stakeholder. Una definizione più solida e strumenti operativi più chiari potrebbero contribuire a ridurre la divulgazione di dati non significativi e a rendere il processo più efficiente.
Impatto Concreto sugli Operatori: cosa cambia per le imprese?
L’esito della revisione degli ESRS Set 1 potrebbe avere effetti significativi sull’organizzazione interna delle aziende, sui processi di raccolta dati e sulla strategia di comunicazione della sostenibilità.
- Per le PMI e le imprese a regime semplificato
Le semplificazioni proposte, in particolare la riduzione dei dati obbligatori e la maggiore flessibilità nell’approccio alla materialità, rappresentano un alleggerimento sostanziale. Aziende con risorse limitate potranno focalizzarsi su ciò che è davvero rilevante per il proprio contesto operativo, evitando una rendicontazione meramente formale e onerosa. - Per le grandi imprese strutturate e multinazionali
L’armonizzazione normativa con SFDR, CSRD e la Tassonomia UE consente un maggiore allineamento tra le diverse richieste regolatorie, riducendo ridondanze e duplicazioni. Questo si traduce in maggiore efficienza nei processi di compliance, soprattutto per i gruppi con obblighi di rendicontazione multipli (ad es. ESG reporting, investor disclosure, bilancio consolidato). - Per il settore finanziario e assicurativo
Le modifiche relative alla chiarezza e all’uniformità delle definizioni potranno facilitare l’integrazione dei dati ESG nei modelli di valutazione del rischio e nei prodotti finanziari sostenibili. Una definizione più operativa della materialità, inoltre, supporta una migliore integrazione tra rendicontazione ESG e risk management. - Per i settori ad alto impatto ambientale o sociale (es. energia, manifattura, chimica, agroalimentare)
L’eventuale semplificazione dei requisiti informativi non ridurrà la responsabilità di questi settori nella trasparenza, ma permetterà una maggiore focalizzazione su indicatori realmente significativi, con vantaggi in termini di credibilità e comparabilità delle informazioni pubblicate.
Modalità di Partecipazione
Gli stakeholder possono contribuire compilando il questionario ufficiale predisposto da EFRAG. Il contributo degli operatori è essenziale per costruire un framework normativo più efficace e aderente alle esigenze operative del mercato.
Compila il questionario ufficiale di EFRAG qui:
Questionario per il feedback pubblico sulla revisione del Set 1 degli ESRS
Prossimi Passi
EFRAG elaborerà i commenti ricevuti per formulare un parere tecnico che sarà trasmesso alla Commissione Europea entro ottobre 2025. Questo processo condurrà all’adozione di un atto delegato volto a revisionare e semplificare gli standard ESRS Set 1.
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